Raggiriamo truffando
Beata innocenza
Eccoci a parlare delle truffe online, quelle che quando le senti ti domandi se veramente qualcuno è talmente fesso da abboccare con tutto l'amo.
La storia di oggi è simile a quella di tantissima gente che, nel desiderio di liberarsi di un oggetto inutilizzato ma ancora di valore, decide di venderlo su famosi siti.
Supponiamo che vogliate vendere un monitor usato, bellissimo e tenuto spento per non rovinarlo.
Mettete una bella inserzione sul sito idoneo e, incredibile, dopo pochi minuti ecco palesarsi colui che rappresenta il compratore tipo.
Molto interessato al prodotto, il prezzo va bene e lui ha un corriere quindi non dobbiamo neanche pensare alla spedizione, grandioso.
Spiegate al compratore che avete un codice Iban oppure un conto Paypal o carte ricaricabili, si tratta solo di scegliere un metodo di pagamento ideale.
Purtroppo lui ha problemi complessi ed è impossibilitato a usare Paypal e non crede di poter fare un bonifico che poi, vi spiega, è lento e lui ha bisogno subito dell'articolo.
Lui ha una soluzione veloce che "tutela entrambi", dice.
Vi propone una bella ricarica Postepay, tutto quello che dovete fare è andare (voi) al Postamat più vicino e richiamarlo, lui magicamente, utilizzerà la sua carta per ricaricare la vostra dell'importo pattuito e, udite udite, funziona anche se non avete una Postepay ma una qualsiasi carta di credito.
Avete abboccato o qualcosa non quadra?
Cosa succede se accettate:
Arrivati al Postamat chiamate il compratore che vi dirà di inserire la vostra (!) carta Postapay, scegliere 'ricarica carta' sul terminale e digitare il numero che lui vi spaccerà per ' numero operazione ' o 'codice di controllo' insomma, vuole che voi digitiate quel codice e che per ultima cosa inseriate l'importo pattuito nella casella numerica a fianco.
Se premete conferma siete spacciati ma, visto che avete abboccato e non lo sapete ancora, ringrazierete pure il compratore che vi saluterà invitandovi a spedire quanto prima l'oggetto.
Così " con quella faccia un po' così, quell'espressione un po' così "[cit.] tornate a casa e l'indomani noterete di aver ricaricato una carta Postepay di chissà chi e vi darete una serie di titoli da soli o, peggio, vostra moglie / compagna / madre vi dirà la frase inudibile : "Te lo avevo detto, io!".
Cosa è successo:
Il truffatore vi ha ingannato, vi ha fatto andare al Postamat e avete inserito la vostra carta perché? dovevate prelevare dei contanti? No.
Con la carta inserita avete selezionato la voce 'ricarica carta' perché vi è stato fatto credere che potesse essere possibile da remoto ricaricare la vostra carta in un qualsiasi sportello Postamat ma in realtà inserendo la carta e selezionando 'ricarica carta' state dicendo allo sportello: Questa è la carta di pagamento per ricaricare UNA carta, non quella inserita.
Quale carta ve lo ha suggerito il truffatore indicandovi il 'numero operazione' che è poi il numero della sua carta Postepay.
Confermando l'importo avete trasferito dalla vostra carta al truffatore l'importo che pensavate di ricevere.
Questo modus operandi è lo stesso con bancomat e carte di credito, vale sempre il principio che bisogna stare molto attenti e segnalare questi casi alla polizia postale e all'istituto bancario o postale.
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